C'era bisogno di un altro sito sui telefilm?
Esistono diversi siti dedicati al mondo dei telefilm ma praticamente tutti presentano una prerogativa: in essi si parla quasi esclusivamente dei serial più recenti e popolari. Telefilmania.it nasce per colmare questa lacuna essendo in particolar modo dedicato ai telefilm più datati o di nicchia. Non che non si possa parlare di Lost o del Dr.House ma il sito si pone come principale scopo la raccolta e lo scambio di informazioni su serie "cult" come Chips e Supercar, serie scomparse come Baretta o Lou Grant e serie "minori" (non per qualità) quali Squadra Emergenza o Alla corte di Alice.
Tre cuori in affitto

Andato in onda per la ABC nel marzo del 1977, "Three's company" è l'adattamento americano di una popolare sitcom britannica, "Man About the House" (trasmessa in Italia con il titolo di "Un uomo in casa"). Come spesso accade, il remake è diventato più popolare e longevo dello show originale, ed è andato in onda per anni in Italia con il titolo di "Tre cuori in affitto" che, a distanza di oltre trent'anni, viene ancora replicato (a differenza della originale sitcom inglese che è invece scomparsa dagli schermi italiani).
Nonostante tale longevità non si può però affermare che la serie non accusi il peso dell'età: la premessa comica sui cui si basa "Tre cuori in affitto" (e "Un uomo in casa" prima) è infatti la "strana" convivenza di un inquilino maschile in un appartamento con due inquiline femminili. Al giorno d'oggi le convivenze miste sono non solo sdoganate da qualunque tipo di connotazione "immorale" ma anche piuttosto frequenti e diffuse. I sotterfugi cui i tre protagonisti della sitcom si sottopongono per giustificare e rendere accettabile la loro situazione abitativa, fanno quindi oggi più sorridere per la loro ingenuità che non per l'effettiva comicità della situazione.

SCHEDA
Titolo: Tre cuori in affitto
Titolo originale: Three's company
Genere: Sitcom
Anno: 1977-1984
Stagioni: 8
Ideatori: Brian Cooke, Johnnie Mortimer
Produttori: Michael Ross, Bernard West
Musiche: Don Nicholl, Joe Raposo
Naturalmente, non si possono realizzare 172 episodi sul solo tema della convivenza mista, e la serie sfrutta molti altri spunti satirici e comici, che ne hanno decretato il successo di pubblico in America prima e nei paesi importatori poi. Tecnicamente si potrebbe definire "Tre cuori in affitto" la classica commedia dell'equivoco, in cui i personaggi agiscono in base a informazioni diverse sulla stessa situazione. Un esempio? In un episodio il protagonista maschile Jack si reca ad un appuntamento al buio ma incappa in una donna che era lì per incontrare un ricettatore cui vendere merce rubata: tutto l'episodio si basa sulla ilarità dei dialoghi e degli atteggiamenti dei due personaggi, ciascuno convinto di essere lì per uno scopo differente. Personalmente ho sempre trovato fastidiose le situazioni comiche basate sugli equivoci, soprattutto quando l'espediente viene tirato per le lunghe, ma rimane un genere di comicità sempre molto gettonato ed apprezzato, anche se non richiede un grande sforzo creativo da parte degli autori.

L'equivoco principale su cui si basa la serie non è in realtà un fraintendimento ma è causato da una deliberata menzogna dei tre coinquilini: per far accettare di buon grado la loro convivenza al padrone di casa bigotto, gli fanno infatti credere che Jack sia omosessuale. Questo tormentone sarà uno dei leit motiv dell'intera serie, anche quando lo stesso padrone di casa verrà sostituito con un nuovo personaggio (ed attore), anch'esso convinto della omosessualità di Jack. Nonostante le tendenze sessuali dell'inquilino siano infatti l'unico motivo per cui la convivenza mista viene permessa, sia il signor Roper prima, che il signor Furley dopo, non perderanno occasione per prendere in giro Jack con battutine sessiste e politicamente scorrette, all'insegna della più bieca trivialità.
Venendo al cast dei personaggi, il protagonista maschile Jack Tripper (interpretato dal compianto John Ritter) è un giovane aspirante chef piuttosto avvenente che, a dispetto della sua pretesa omosessualità, ha invece una passione esagerata per le donne e si considera un autentico don giovanni. Proprio la distanza tra le sue vere pulsioni e la maschera che è costretto ad assumere in presenza del suo padrone di casa, rappresenta uno degli elementi di maggiore ilarità di "Tre cuori in affitto": non sempre Jack riesce infatti a saltare con tempestività da un personaggio all'altro e si trova così spesso a dover giustificare atteggiamenti e situazioni molto poco in linea con la sua finzione.

Janet Wood (interpretata da Joyce DeWitt) è la prima delle due coinquiline di Jack ed è una giovane donna indipendente che aspira a diventare una ballerina ma si arrangia vendendo fiori. Janet è una amica preziosa e fedele per entrambi i suoi coinquilini e spesso rappresenta la componente riflessiva del gruppo, il cui intervento è necessario nelle situazioni più concitate ed ingarbugliate.
Molto più stereotipato appare il personaggio di Chrissy Snow (interpretata da Suzanne Somers), tipica bionda senza cervello che farà sicuramente storcere il naso agli spettatori più sensibili alle tematiche femministe, ma riesce comunque, in qualche modo, ad essere una presenza positiva nel cast. Le sue ingenue affermazioni, derivanti da una limitata e quasi infantile comprensione della realtà, costituiscono uno dei più frequenti e facili spunti di comicità della serie. A partire dalla sesta stagione il personaggio di Chrissy verrà poi rimpiazzato da quello di Terri Alden (Priscilla Barnes), ancora una bionda avvenente, ma stavolta molto più intelligente, sveglia e autoritaria della sua controparte, che forse aveva esaurito la sua carica di comicità, un pò stantìa.

Proprietario dell'appartamento in cui vivono i tre amici è il signor Stanley Roper (Norman Fell), un avaro e scorbutico uomo di mezza età sposato con una moglie che ormai considera quasi come un oggetto d'arredo della sua vita (quando non proprio un fastidio). Stanley appare come un cinico disilluso che non ha nessun entusiasmo per ciò che lo circonda e riesce a far sembrare squallido tutto ciò in cui viene coinvolto. Sua moglie Helen (interpretata da Audra Lindley), nonostante l'età, è invece una donna ancora curiosa ed intraprendente, che vorrebbe molto più della noiosa vita sedentaria cui il marito la costringe, e cerca faticosamente di rinfocolare almeno la scintilla della passione coniugale, con esiti però frustrati, il più delle volte, dalla apatia del marito.
Dalla quarta stagione la coppia verrà sostituita dal nuovo padrone di casa, il buffo Ralph Furley (interpretato da Don Knotts), un singolare personaggio dai vestiti sgargianti e dall'aria amichevole che si crede un autentico "sciupafemmine".
Tra i frequentatori abituali dell'appartamento c'è infine Larry Dallas (Richard Kline), amico di Jack e impenitente playboy come lui, per quanto soggetto ad alterne fortune con le donne. Tra i due c'è una sorta di rivalità "sportiva" volta a stabilire chi sia il più desiderato dall'altro sesso.

Realizzato in 172 episodi suddivisi in 8 stagioni andate in onda per la prima volta in America tra il 1977 ed il 1984, "Three's company" ha conosciuto un ottimo successo: il "Nielsen's ratings" lo vede infatti all'undicesimo posto nel gradimento del pubblico alla sua stagione d'esordio, per poi restare nella top-ten per le seguenti sei stagioni (primo posto assoluto per la quarta stagione nel 1979-1980). A dimostrazione della sua popolarità, la serie ha dato origine a ben due spin-off: "I Roper" ('The Ropers') del 1979, che racconta le vicende dei due originali padroni di casa, e "Tre per tre" ('Three's a Crowd') del 1984, autentico sequel della serie originale in cui Jack va a vivere con la sua nuova compagna Vicky Bradford.
Il protagonista principale della sitcom, John Ritter, ha conosciuto poi grande fama e popolarità sia sul grande che sul piccolo schermo, ed era ancora al lavoro nella sitcom "Otto semplici regole" quando nel settembre 2003 è stato colto da un malore che lo ha condotto alla morte per dissezione dell'aorta, all'età di soli 54 anni. In molti lo ricordano come un grande artista ed uno stimato professionista. La scomparsa di Jack era stata preceduta da quella dei "Roper": nel 1997 se ne era infatti andata Audra Lindley (Helen), e nel 1998 Norman Fell (Stanley). A loro è dedicata, con affetto, questa pagina.

Paolo Tortora
© telefilmania.it



PERSONAGGI E INTERPRETI

Jack Tripper: John Ritter
Janet Wood: Joyce DeWitt
Chrissy Snow: Suzanne Somers
Larry Dallas: Richard Kline
Stanley Roper: Norman Fell
Helen Roper: Audra Lindley
Ralph Furley: Don Knotts
Terri Alden: Priscilla Barnes
Reverendo Snow: Peter Mark Richman
Cindy Snow: Jenilee Harrison
Lana Shields: Ann Wedgeworth
Frank Angelino: Jordan Charney
barista Jim: Paul Ainsley
barista Mike: Brad Blaisdell
Lucille Ball: Lucille Ball




ELENCO EPISODI

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DVD

La ? ha pubblicato i DVD in italiano delle prime sei stagioni.




SIGLA






LINKS

Pagina su IMDB: http://www.imdb.com/title/tt0075596/
Sito ufficiale: http://www.threescompany.com/
Fansite "Jack's Bistro": http://www.sitcomsonline.com/jacksbistro/
Sito della Fondazione John Ritter: http://johnritterfoundation.org/
Sito ufficiale di Joyce DeWitt: http://www.joycedewitt.com/
Sito ufficiale di Suzanne Somers: http://www.suzannesomers.com/
Sito ufficiale di Richard Kline: http://www.richardkline.tv/
Sito ufficiale di Priscilla Barnes: http://priscillabarnes.com/



IMMAGINI
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